di Giulio Giallombardo -

Scherzi da elettrosmog o pura casualità? Quello che è accaduto a Canicattì ricorda tanto il caso degli orologi impazziti che un paio d’anni fa impressionò mezza Sicilia. Adesso, nella cittadina dell’Agrigentino, pare che a fare le bizze, oltre agli orologi, siano anche altre apparecchiature elettroniche nelle case di alcuni residenti.

Tutto nasce dalla segnalazione di Pietro Bennici, 21 anni, libero professionista impegnato nella lotta contro i tumori. Il giovane, che è solito fare jogging lungo la centrale via Pirandello ci ha raccontato una storia curiosa accaduta la scorsa settimana: mentre correva, il suo cronografo d’improvviso è andato in tilt, insieme a quelli di altre quattro persone che si allenavano con lui. “Il primo a dare problemi è stato il mio, – racconta Bennici – i secondi si azzeravano e ripartivano da zero. Poi la stessa cosa è accaduta ai cronografi dei miei amici, fino a quando si sono spenti completamente. Abbiamo cambiato le batterie e adesso gli orologi hanno ripreso a funzionare. Aggiungo che si tratta di apparecchi professionali, non di scarsa qualità”.

Ma non è tutto. Perché pare che anche altre apparecchiature elettroniche, nella stessa zona, siano state interessate da alcune anomalie. “A casa ho tre televisori, – dice ancora Bennici – tutti collegati alla stessa antenna terrestre. Mercoledì scorso due apparecchi hanno avuto strane interferenze mai riscontrate prima, mentre un altro funzionava perfettamente”. Negli stessi giorni, inoltre, un altro residente avrebbe avuto problemi con smartphone e computer di casa. Nonostante tutto, nessuna segnalazione è arrivata al Comune, alle forze dell’ordine o ai vigili del fuoco.

Televisori, pc e orologi possono spesso danneggiarsi, come tutte le apparecchiature elettroniche. Ma la cosa più insolita è che questo avvenga contemporaneamente: le probabilità che si tratti di un caso si riducono drasticamente e si affaccia, così, il sospetto di un agente esterno alla base dell’anomalia. Secondo Bennici si tratterebbe di elettrosmog, tra le cause probabili delle diffuse patologie tumorali nel territorio. È per questo motivo che il giovane sta costituendo un’associazione per proporre la creazione a Canicattì di una sede distaccata della Fondazione Istituto Nazionale Tumori di Milano, con cui è in contatto da qualche anno. “Nel nostro paese ci sono diversi ripetitori installati da gestori di telefonia mobile, – spiega Bennici – inoltre, siamo una delle città col più alto numero di decessi per tumore, insieme alla stessa provincia di Agrigento. Nel nostro paese si vede troppo e si parla poco, e se io mi sto esponendo in prima persona è perché mi sono stancato di veder morire tutta questa gente”.

Segui su Twitter: 

Segui su