Denis Verdini perde pezzi a palazzo Madama. Con il trasloco all’Udc dei senatori Riccardo Conti e Giuseppe Ruvolo il gruppo Ala-Scelta civica passa da 18 a 16 componenti. Una defezione pesante, visto che non si tratta di peones ma di due pezzi da novanta. E fa scattare un campanello d’allarme tra le truppe verdiniane sulla tenuta del gruppo in vista dei prossimi delicati passaggi parlamentari, a cominciare dal nodo della legge elettorale. Conti, l’addio che più sorprende, da sempre è considerato un fedelissimo di Verdini: prima di essere eletto in Lombardia con il Pdl, ha fatto l’immobiliarista ed è così vicino al senatore toscano, che i due sono coinvolti in una vicenda giudiziaria sulla presunta compravendita di un immobile in via della Stamperia, a Roma. Quando nell’estate 2015 Verdini ruppe con Silvio Berlusconi e lasciò Forza Italia per dare vita a un nuovo gruppo, Conti fu tra i primi a seguirlo nell’avventura politica. Allora fu ribattezzata la ‘corrente del Nazareno’, nocciolo duro del cosiddetto soccorso azzurro a sostegno del Matteo Renzi governativo. Ora le carte sembrano rimescolarsi. Già si parla di grande centro. Anche perchè la diaspora coinvolge pure l’Ncd di Angelino Alfano, che perde un big come il vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito. C’è chi vede in questa operazione (l’adesione di 3 parlamentari all’Udc) i prodromi per la riorganizzazione di tutta l’area centrista moderata, in vista della partita sulla legge elettorale e le prossime politiche.
Allo stato, infatti, non si sa se i 4 parlamentari daranno vita a una nuova componente dell’Udc al Misto o punteranno alla costruzione di un nuovo gruppo aggregando altre forze politiche centriste, magari sotto le insegne dello Scudo crociato. Quanto a Ruvolo, senatore siciliano, è al suo quarto mandato in Parlamento e viene considerato un vero globetrotter della politica: in due legislature ha totalizzato 4 cambi di gruppo, passando per ben 6 movimenti politici. Eletto nella scorsa legislatura con l’Unione di Centro alla Camera, era passato al Misto, prima di finire nei cosiddetti ‘responsabili’, ciambella di salvataggio del Berlusconi quater. Nell’attuale legislatura Ruvolo è stato eletto con Fi, e promosso al Senato. A fine novembre 2013, trasloca in Gal, prima dell’approdo finale ai verdiniani.
Anche il passaggio di Esposito da Area popolare all’Udc non è indolore. Eletto in Campania per la prima volta nel 2008 e poi nel 2013 con il Pdl, il senatore salernitano (nato a Pagani 61 anni fa) decide di non partecipare alla nuova Fi e di iscriversi al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano nel novembre del 2013. Esposito, attualmente vicepresidente del Copasir, spiega all’Adnkronos che la sua insofferenza parte da lontano: ”Già nel 2015 dicevo ad Alfano ‘caro Angelino è ora di cambiare, così non si può andare avanti’. Allora, mi sono dimesso da coordinatore provinciale dicendo che questo partito non aveva più anima.Ho deciso di lasciare Ncd perchè ha smarrito la strada dei moderati”. (Vam/AdnKronos)







Leave a Reply Cancel Reply