C'erano tutti i protagonisti di governo che possono fare la differenza tra una Palermo città civile, pulita e normalmente europea, e l’anticipazione di uno scorcio mediorientale. Padrone di casa era il Prefetto Trevisone (Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti a Palermo), che ospitava la conferenza stampa del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo. C’erano Diego Cammarata (sindaco di Palermo), Gaetano Lo Cicero (neo Presidente Amia), Gaetano Armao
(assessore regionale alla Presidenza e Protezione civile) e Felice Crosta (direttore dell’Arra). Un clima surreale e tetro, al centro del quale la giovane e bella ministra Prestigiacomo, brillantemente, parlava e spiegava (con l’aiuto del giovane Dg del Ministero, Marco Lupo) la partenza del progetto pilota per la raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo.
La “sperimentazione” partirà dall’area di Palermo centro, coinvolgendo due quartieri – Politeama e Libertà – per un totale di 130mila persone, 45mila famiglie e 2300 esercizi commerciali, 100 volontari di associazioni onlus e più di trecento dipendenti Amia. Con l’obiettivo, entro il 30 novembre 2010, di portare Palermo al 66,4% di raccolta differenziata , un mese prima di quanto dispone la legislazione italiana ed europea. Una iniziativa che al Ministero dell’Ambiente – copromotore con Comune e Regione – costerà sotto forma di anticipazione all’incirca 8 milioni di euro (in esclusiva e a fondo perduto) per finanziare lo start-up (l’avviamento) di questa sperimentazione di raccolta differenziata (acquisto di tutti i supporti e gli strumenti operativi necessari, e per la formazione ed il pagamento dei rimborsi spese per 100 volontari per tre mesi di impiego); altri 21 milioni e mezzo per i lavori di messa in sicurezza della discarica di Bellolampo (opere di salvaguardia ambientale e raccolta percolato),ma anche stabilizzazione ed allargamento dell’attuale funzionante quarta vasca, ed infine la costruzione ex novo della quinta vasca, che dovrebbe entrare in piena funzione tra 16 mesi.
Ma il colpo di scena più importante è stata la notizia che i soldi per l’Amia arrivano di certo. Berlusconi ha individuato in una serie di provvedimenti amministrativo-finanziario, a carico del bilancio del ministero della Prestigiacomo, il canale per far giungere, sollecitamente, al Comune di Palermo - ed in soccorso all’Amia - ben 95 milioni di euro. Vi chiederete: con quale giustificazione sono riusciti a superare il veto della Lega Nord (“mai più un euro straordinario di denaro statale ai disastrati comuni meridionali di Palermo e Catania”)?
L’escamotage era venuto in mente a Cammarata, che da avvocato sa come infilarsi nelle pieghe delle leggi. L’Amia, per la gestione di Bellolampo che serve tutti i comuni della provincia, risulta creditrice mai soddisfatta di 95 milioni di euro dagli Ato siciliani a cui ha fornito svariati tipi di servizi. Soldi che, come tutti sanno, rischiano di restare “un cosiddetto credito incagliato”, ossia ben difficilmente da incassare in forma di liquidità. Appena una scheggia del maxideficit di 19 su 23 Ato siciliani. Ormai ha raggiunto la quota vertiginosa di un miliardo e 50 milioni di euro. Allora, aveva ragionato Cammarata, invece di dover cartolarizzare i debiti della Regione (ossia degli Ato) con una banca qualsiasi, perché non trattiamo come tale direttamente la Regione? Avevamo già scritto del compiacimento di Berlusconi, all’idea che questi 95 milioni avrebbe dovuto scucirli, alla fine, quale fruitore ultimo, proprio Raffaele Lombardo, che diventa l’uomo destinato a far uscire dalle casse della Regione il miliardo necessario a non far esplodere gli Ato, e per evitare che la Sicilia (in particolare le province di Palermo e Catania) si trasformino in un emergenza peggiore di quella già capitata a Napoli.
Il tono giustamente trionfale della Prestigiacomo (non di un Cammarata che oltre a dimagrire ha perso il suo inconfondibile sorriso permanente e pieno a 32 denti) è stato interrotto dal vostro umile cronista. Che dopo essersi complimentato per il valido progetto del ministro, ha posto una sola domanda: "Ma se Palermo nel 2010 rispetterà il suo obiettivo di raggiungere il 66,4% di raccolta differenziata per il riutilizzo dei rifiuti, a che serve costruire il maxi termovalorizzatore di 750mila tonnellate annue di Bellolampo, il secondo più grande d’Europa?”
E’ stato uno spettacolo impagabile: Cammarata ha strappato il microfono alla Prestigiacomo per tentare di rispondere al cronista, ma a quel punto la Prestigiacomo si è alzata di scatto, dichiarando chiusa la conferenza stampa e salutando i giornalisti presenti. Ma a fronte dell’insistenza del vostro cronista, ha risposto alla domanda dicendo che la questione di cosa fare dei termovalorizzatori in Sicilia era decisione vecchia, a suo tempo presa, amministrativamente, in concerto tra la Regione ed il Comune (indicando con la mano prima Crosta e poi Cammarata), mentre Armao era visibilmente provato dallo sforzo di non scoppiare a ridere, e Lo Cicero tentava di distrarsi con una intervista di routine con una tv locale. Un ulteriore aneddoto, esemplificativo, va però raccontato.
Riguarda una innocente domanda posta dal cronista di Repubblica, che dopo aver ascoltato, pazientemente, circa un ora di elogi sperticati ai volontari delle Onlus che collaboreranno alle attività popolari di promozione della raccolta differenziata porta a porta, si è accorto che di sfuggita nel riferire del bilancio finanziario previsionale dell’iniziativa, la ministra aveva citato, ed incluso, la retribuzione dei volontari. Il buon Fraschilla, allora, ha chiesto: come saranno scelti e quanto saranno pagati, posto che l’Amia potrebbe farlo in house avendo personale disponibile in esubero? La ministra, dopo un attimo di esitazione, si è detta certa che Cammarata ed Armao avrebbero selezionato le migliori associazioni meritevoli, e disponibili (peraltro a lavorare ad Agosto), da segnalare al Ministero, rettificando che con il termine retribuzione (per tre mesi), aveva inteso dire, trattandosi di volontari, la concessione di un “simbolico rimborso spese”.
Dimenticavamo. L’ingegnere Lo Cicero prima aveva chiesto la parola, per puntualizzare che la notizia pubblicata domenica sul “Corriere della Sera” ("l’acquisto Amia di 1500 cassonetti di misura sbagliata”) non era sostanzialmente vera, tanto che dal prossimo mercoledì saranno collocati per le strade di Palermo, e li potremo vedere. Ahi ahi ahi.. ingegnere Lo Cicero... ma che fa, si sbilancia?! Non è da lei...
Raccolta differenziata e termovalorizzazione SONO 2 soluzioni antagoniste!!
Gli inceneritori hanno bisogno di una quantitá minima di rifiuti per funzionare, ogni politica di riduzione dei rifiuti o di RD per reciclaggio e compostaggio toglie tonnellate preziose all'incenerimento, il comune deve pagare per incenerire e se non rispetta i minimi stabiliti di consegna riceve multe salatissime ,non solo, i materiali che generano piú calore al bruciare sono tutti riciclabili, plastica, carta e cartone, incenerimento e RD per il ricilaggio sono antagonisti al 100%.
la soluzione migliore NON sono gli inceneritori, la soluzione migliore é RIFIUTI ZERO.
Con la strategia Rifiuti Zero si può arrivare a alltissimi livelli di riduzione dei rifiuti da inviare a disposizione finale. La cittá di San Francisco USA é giá arrivata al 70%, é ha fissato la sua meta al 2020 di arrivare a rifiuti zero. http://www.sfenvironment.org/our_programs/overview.html?ssi=3
Circa il 50% dei rifiuti solidi urbani sono rifiuti organici con i quali si può fare compost o biogas, lei dice che non é redditizio, ma perché adesso che va tutto in discarica é reddittizio? Lei crede davvero che gli inceneritori producono energia? e questa sia redditizia? per chi? l'energia che produce un inceneritore é consumata dallo stesso inceneritore per poter funzionare solo una minima parte é inserita nella linea elettrica. Gli inceneritori sono un gran affare per pochi, crea pochissimi posti di lavoro mentre la raccolta differenziata e il riciclaggio possono crearne centinaia.
Ammettendo anche che le diossine, metalli pesati e sostanze tossiche che si emettono nell'atmosfera con l'incenerimento non fossero dannose per la salute delle persone come lei dice(cosa che non é certa e numerosi studi scientifici lo dimostrano), il sistema degli inceneritori non funziona per un pianeta finito com' é il nostro non é possibile continuare questo ritmo di consumo di materie prime, perché se continuiamo con questo ritmo avremo bisogno di 3 a 5 pianeti... e solo ne abbiamo UNO. http://www.buynothing.biz/blog/index.php?itemid=13
Per non parlare del cambio climatico... gli inceneritori emettono CO2 nell' atmosfera per produrre energia in quantità maggiori che le centrali di produzione di energia eletrica a carbone, petrolio o gas naturale. secondo le statistiche dell' Agenzia di protezione Ambientale degli Stati Uniti.
Per cui fare bene la RD per poter riciclare, fare compost con i rifiuti organici o biogas, mettere in atto politiche per la riduzione della produzione dei rifiuti, modificare il disegno dei prodotti affiché la maggior parte siano riciclabili e/o compostabili, non sono opzioni tra le quali scegliere sono un imperativo per risolvere i problemi dei rifiuti, come lei ben dice la soluzione é non fare rifiuti, in altre parole mettere in atto la strategia RIFIUTI ZERO.
Prima ce ne rendiamo conto meglio é!
questa é una valutazione globale costi benefici!
M.P.
anche se vedo che la pensa in maniera opposta alla mia, purtroppo si dovrà arrendere all'evidenza che non si può ricilare tutto al 100% : se uso un piatto di plastica per mangiare, il piatto sporco NON LO POSSO RICICLARE!! ( a meno che non lo lavo, con effetti peggiori in quanto sciupo ed inquino l'acqua!) lo devo INCENERIRE!!
mi fa enormemente piacere che la cittá di San Francisco sia giá arrivata al 70%, ma quando ha iniziato?? noi palermitani (molto meno "educati" in media al riciclo) se arrivassimo ad un 30-35% entro 3-4 anni avremmo ottenuto un ottimo risultato! e nel frattempo che facciamo con quello che rimane? sempre se ci riusciamo? (RICORDO EMERGENZA RIFIUTI=NO REGOLE=INCENERITORI E TUTTI ZITTI!!)
come lei stesso dice San Francisco ha fissato la sua meta al 2020 per arrivare a rifiuti zero cioè è un obiettivo, non è detto che lo raggiungeranno e considerano 1 arco temporale di 11 ani a partire da adesso! e sono una città virtuosa!
Altra precisazione sul biogas e compost; ho detto che il compost non conviene perchè non lo compra nessuno! ed alla fine rimane in discarica! il biogas invece converrebbe, ma solo se arrivasse a certe portate ( perchè un impianto che produce e brucia biogas ha costi elevati!) e quindi x assurdo si dovrebbero produrre + rifiuti umidi!
ovviamente se brucio i rifiuti umidi nell'inceneritore ottengo quasi lo stesso risultato (con efficienza minore, ma con portate maggiori e tempi inferiori!)
infine attenzione a non confondere le idee: se produco biogas poi LO DEVO BRUCIARE!!!! e quindi produco DIOSSINA! ed inoltre il biogas(metano!!) è un GAS SERRA. non è che mettendo la parola bio davanti diventa pulito! e non tutto si trasforma in biogas una percentuale quasi del 50% va comunque smaltito in discarica!
altra errore che fa è il seguente: IO NON DICO "le diossine, metalli pesati e sostanze tossiche che si emettono nell'atmosfera con l'incenerimento non fossero dannose per la salute delle persone come lei dice" IO HO DETTO " per quanto riguarda le diossine bisogna ricordare che sono le sostanze chimica con il PIU' ALTO CONTENUTO TOSSICO, create dall'uomo come sottoprodotto dannoso di alcune reazioni chimiche e come sottoprodotto generico di qualsiasi forma di incenerimento, quasi sempre in piccole quantità!" mi sembra un PENSIER CHIARO E CORRETTO e diverso da quello che lei interpreta.
x favore se si vuole fare una discussione corretta e pacata sui contenuti leggiamoli attentamente e cerchiamo di non stravolgerli se no è inutile il confronto.
io, premettendo la pericolosità di diossina e altro, facevo notare che non sono create esclusivamente da inceneritori o meno: la diossina è creata x il 90% da azioni quotidiane, (macchine, riscaldament, natura etc..) mentre i metalli presanti SONO PRESENTI sia se ricicliamo, sia che conferiamo in discarica, sia se bruciamo i rifiuti! cioè li si evoca come motivo valido contro gli inceneritori, ma se ne dimentica nelle altre forme di riutilizzo-smaltimento.
quello dei metalli pesanti è uno dei + grossi problemi per quanto riguarda il loro smaltimento perchè sono quasi impossibili da eliminare!!! (ma su questo argomento si aprirebbe una parentesi troppo ampia e controversa)
per ultimo pur se PERFETTAMENTE D'ACCORDO su una strategia di rifiuti zero, sono (da ingegnere) anche PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE che NON ESISTE LO 0 e IL 100% , nella realtà ci si può solo avvicinare ed essere realisti proponendo SOLUZIONI EFFICACI.
vorrei concludere affermando che NON MI ENTUSIASMA L'IDEA di un inceneritore a bellolampo, ma la riterrei la scelta migliore se associato ad una strategia REALISTICA della gestione dei rifiuti; mi spiego: se penso di fare il 70% di raccolta differenziata e poi arrivo al 10% il mio inceneritore sarà DIMENSIONATO MALE (per portata, per tipo di materiale , per temperatura di combustione, e quindi per i componenti dei fumi e della quantità di ceneri!!!) è QUESTO CHE MI PREOCCUPA. STESSO DISCORSO SE PROGETTO 1 INCENERITORE PER bruciare tutto e poi magari raggiungiamo miracolosamente il 60% di riciclo; anche in quel caso l'inceneritore sarà mal dimensiomato e sarebberò GUAI!
IN REALTA' CONSIDERANDO LO SPESSORE POLITICO E TECNICO di chi ci governa e la scarsa informazione dei cittadini SONO PREOCCUPATO SUGLI ESITI FINALI!
per ultimo avanzerei una proposta realistica per contribuire ad una buona riuscita della RD: tornare al vecchio concetto di vuoto a rendere: chi raccoglie una certa quantità di rifiuti RICICLABILI( OVVERO CON LE CARATTERISTICHE E PUREZZA NECESSARI) avrà un conpenso (seppur minimo) proporzionale al peso. così si educano i cittadini a COME RICICLARE CORRETTAMENTE ed in tempi di crisi potrebbe pure aiutare incentivando chi non ha una coscienza ecologica ( e forse manco una coscienza)
saluti
A.P.
Non dobbiamo essere cosi ingenui da credere che esista una macchina magica che fa sparire i nostri rifiuti!!
sono d'accordo: niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si trasforma!
premetto un fatto essenziale: raccolta differenziata e termovalorizzazione non sono 2 soluzione antagoniste escludentesi una con l'altra, ma complementari!
detto ciò e auspicando un valore di raccolta differenziata REALE del 30% ( a palermo siamo al 4-5%) il resto va separato dalla massa umida ( che si può utilizzare x produrre compost x agicoltura (ma non è redditizio) o biogas ( sarebbe economicamente + remunerabile, ma ci vogliono grosse portate!)
il resto ( tra il 20 ed il 40% dei rifiuti iniziali) andrà all'inceneritore, dove TRSAFORMANDOLO si ottiene calore ed energia! oltre che fumi (opportunamente filtrati e ceneri!) i metalli pesanti presenti nelle ceneri erano già presenti nel rifiuto stesso (non sono creati dalla combustione, ma resistono ad essa e rimangono anche dopo che il rifiuto che li conteneva è stato bruciato) e andranno a finire nella discarica comunque( o come percentuale delle ceneri o come percentuale del rifiuto iniziale).
per quanto riguarda le diossine bisogna ricordare che sono le sostanze chimica con il più alto contenuto tossico, create dall'uomo come sottoprodotto dannoso di alcune reazioni chimiche e come sottoprodotto generico di qualsiasi forma di incenerimento, quasi sempre in piccole quantità!
detto ciò bisogna pure considerare che le diossine sono prodotte in grande quantità giornalmete per altrre vie e per eliminarle si dovrebbe eliminare qualsiasi forma di riscaldamento con combustibile fossile, interrompere la circolazione a motore, chiudere tutte le fabbriche, sia che usino o che non usino cloro, perché generano tutte delle quantità, anche se infinitesimali, di diossina e tracce di altre sostanze nocive che vengono diffuse nell'atmosfera, nell'acqua e nel suolo. E, da ultimo e più importante, si dovrebbe fermare la natura, perché la natura stessa produce diossina dalla combustione naturale e dal legno, biodegradabile...
quindi attenzione a parlare solo di alcuni problemi degli inceneritori: bisogna fare una valutazione costi benefici globale e valutare di conseguenza!
purtroppo è difficile da accettare, ma gli inceneritori son la soluzione migliore ( o il male minore)
l'unica soluzione pulita è NON FARE RIFIUTI!
A.P.
Raccolta differenziata e termovalorizzazione SONO 2 soluzioni antagoniste!!
Gli inceneritori hanno bisogno di una quantitá minima di rifiuti per funzionare, ogni politica di riduzione dei rifiuti o di RD per reciclaggio e compostaggio toglie tonnellate preziose all'incenerimento, il comune deve pagare per incenerire e se non rispetta i minimi stabiliti di consegna riceve multe salatissime ,non solo, i materiali che generano piú calore al bruciare sono tutti riciclabili, plastica, carta e cartone, incenerimento e RD per il ricilaggio sono antagonisti al 100%.
la soluzione migliore NON sono gli inceneritori, la soluzione migliore é RIFIUTI ZERO.
Con la strategia Rifiuti Zero si può arrivare a alltissimi livelli di riduzione dei rifiuti da inviare a disposizione finale. La cittá di San Francisco USA é giá arrivata al 70%, é ha fissato la sua meta al 2020 di arrivare a rifiuti zero. http://www.sfenvironment.org/our_programs/overview.html?ssi=3
Circa il 50% dei rifiuti solidi urbani sono rifiuti organici con i quali si può fare compost o biogas, lei dice che non é redditizio, ma perché adesso che va tutto in discarica é reddittizio? Lei crede davvero che gli inceneritori producono energia? e questa sia redditizia? per chi? l'energia che produce un inceneritore é consumata dallo stesso inceneritore per poter funzionare solo una minima parte é inserita nella linea elettrica. Gli inceneritori sono un gran affare per pochi, crea pochissimi posti di lavoro mentre la raccolta differenziata e il riciclaggio possono crearne centinaia.
Ammettendo anche che le diossine, metalli pesati e sostanze tossiche che si emettono nell'atmosfera con l'incenerimento non fossero dannose per la salute delle persone come lei dice(cosa che non é certa e numerosi studi scientifici lo dimostrano), il sistema degli inceneritori non funziona per un pianeta finito com' é il nostro non é possibile continuare questo ritmo di consumo di materie prime, perché se continuiamo con questo ritmo avremo bisogno di 3 a 5 pianeti... e solo ne abbiamo UNO. http://www.buynothing.biz/blog/index.php?itemid=13
Per non parlare del cambio climatico... gli inceneritori emettono CO2 nell' atmosfera per produrre energia in quantità maggiori che le centrali di produzione di energia eletrica a carbone, petrolio o gas naturale. secondo le statistiche dell' Agenzia di protezione Ambientale degli Stati Uniti.
Per cui fare bene la RD per poter riciclare, fare compost con i rifiuti organici o biogas, mettere in atto politiche per la riduzione della produzione dei rifiuti, modificare il disegno dei prodotti affiché la maggior parte siano riciclabili e/o compostabili, non sono opzioni tra le quali scegliere sono un imperativo per risolvere i problemi dei rifiuti, come lei ben dice la soluzione é non fare rifiuti, in altre parole mettere in atto la strategia RIFIUTI ZERO.
Prima ce ne rendiamo conto meglio é!
questa é una valutazione globale costi benefici!
M.P.
La cenere di un inceneritore puo variare dal 50 al 20 percento dei rifiuti che si bruciano, dipende da quanto efficiente sia il sistema di filtroggio, a piú quantitá di ceneri miglior filtro, e meno particelle emesse nell'atmosfera e pronte per essere introdotte nei nostri corpi. Viceversa, meno ceneri piú inquinamento atmosferico e piú pericoloso é l'inceneritori.
MA, se la raccolta differenziata é fatta seriamente, non solo é inferiore al 30%, ma é anche composta da meteriali inerti e non contaminati, mentre le ceneri di un inceneritori sono piene di diossine e metalli pesati e altre sostanze tossiche e fortemente inquinanti e che non possono essere semplicemente mandate in discarica como lo scarto della raccolta differenziata.
Non dobbiamo essere cosi ingenui da credere che esista una macchina magica che fa sparire i nostri rifiuti!!
M.P.
Non dobbiamo essere cosi ingenui da credere che esista una macchina magica che fa sparire i nostri rifiuti!!
sono d'accordo: niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si trasforma!
premetto un fatto essenziale: raccolta differenziata e termovalorizzazione non sono 2 soluzione antagoniste escludentesi una con l'altra, ma complementari!
detto ciò e auspicando un valore di raccolta differenziata REALE del 30% ( a palermo siamo al 4-5%) il resto va separato dalla massa umida ( che si può utilizzare x produrre compost x agicoltura (ma non è redditizio) o biogas ( sarebbe economicamente + remunerabile, ma ci vogliono grosse portate!)
il resto ( tra il 20 ed il 40% dei rifiuti iniziali) andrà all'inceneritore, dove TRSAFORMANDOLO si ottiene calore ed energia! oltre che fumi (opportunamente filtrati e ceneri!) i metalli pesanti presenti nelle ceneri erano già presenti nel rifiuto stesso (non sono creati dalla combustione, ma resistono ad essa e rimangono anche dopo che il rifiuto che li conteneva è stato bruciato) e andranno a finire nella discarica comunque( o come percentuale delle ceneri o come percentuale del rifiuto iniziale).
per quanto riguarda le diossine bisogna ricordare che sono le sostanze chimica con il più alto contenuto tossico, create dall'uomo come sottoprodotto dannoso di alcune reazioni chimiche e come sottoprodotto generico di qualsiasi forma di incenerimento, quasi sempre in piccole quantità!
detto ciò bisogna pure considerare che le diossine sono prodotte in grande quantità giornalmete per altrre vie e per eliminarle si dovrebbe eliminare qualsiasi forma di riscaldamento con combustibile fossile, interrompere la circolazione a motore, chiudere tutte le fabbriche, sia che usino o che non usino cloro, perché generano tutte delle quantità, anche se infinitesimali, di diossina e tracce di altre sostanze nocive che vengono diffuse nell'atmosfera, nell'acqua e nel suolo. E, da ultimo e più importante, si dovrebbe fermare la natura, perché la natura stessa produce diossina dalla combustione naturale e dal legno, biodegradabile...
quindi attenzione a parlare solo di alcuni problemi degli inceneritori: bisogna fare una valutazione costi benefici globale e valutare di conseguenza!
purtroppo è difficile da accettare, ma gli inceneritori son la soluzione migliore ( o il male minore)
l'unica soluzione pulita è NON FARE RIFIUTI!
A.P.
Caro altrettanto anonimo,
i numeri sono molto importanti, perchè spendere miliardi di euro per fare 4 inceneritori in Sicilia se si può riciclare sino all'85% dei rifiuti? Non c'è un metodo più economico di smaltire il 15% residuo?
E' meglio spendere i soldi delle nostre tasse per costruire megaimpianti (capital intensive), che comunque producono fumi e ceneri inquinanti, o fare un servizio (labour intensive) di raccolta differenziata porta a porta utilizzando i già numerosi dipendenti delle nostre municipalizzate?
Come qualcuno prima di Mourihno ha detto il futuro è Zero rifiuti! Chi ci guadagna a costruire nuove cattedrali nel deserto?
caro Anonimo, lei dice"i numeri sono molto importanti, perchè spendere miliardi di euro per fare 4 inceneritori in Sicilia se si può riciclare sino all'85% dei rifiuti? Non c'è un metodo più economico di smaltire il 15% residuo?"
ma da dove trova il dato che si può riciclare l'85% dei rifiuti? è una sua congettura o 1 dato scientifico di letteratura od altro?
facciamo 1 po di chiarezza sul riciclaggio: la raccolta differenziata permette di riciclare solo certi tipi di materiali (plastica, legno e cellulosa varia, alluminio e vetro che non raggiungono L'85% del totale dei rifiuti nemmeno includendo la parte umida da cui si ricava il compost e che strettamente parlandio non è riciclaggio!) .
la parte riciclata viene venduta dall'Amia o dalle altre agenzie di raccolta rifiuti ai vari consorzi di raccolta i quali acquistano i rifiuti differenziati SOLAMENTE SE i rifiuti hanno una purezza che va dal 93% al 99% se no i consorzi relativi non comprano il rifiuto!
in caso contrario anche i rifiuti raccolti dalla raccolta differenziata vanno in discarica o all'inceneritore perchè non riutilizzabili(: x purificarli dovrei spendere + di quanto ricavo riciclandoli!)!!!!
tutti (o quasi) i rifiuti raccolti con la differenziata a Palermo vanno in discarica xkè non raggiungono nemmeno il 70% di purezza (basta che uno stolto metta un panino nella campana del vetro affinche tutta la campana si debba buttare!)
detto ciò (e il sistema di riciclo è ancora + complesso!) la parte restante DEVE essere bruciata xkè così prevede la legge Ronchi!!!! e quindi si devono realizzare i termovalorizzatori! non ci sono modi alternativi di smaltire i rifiuti se non conferirli in discarica o bruciarli! l'alternativa è l'emergenza rifiuti come quella in campania o l'assaggio che abbiamo visto a palermo!
attenzione che se si dovesse arrivare ad una situazione di emergenza rifiuti si realizzerebbero LO STESSO I TERMOVALORIZZATORI, ma senza le regole di appalto e controllo attualmente in vigore (anche se abilmente aggirabili come si sta facendo adesso) e quindi a nostro rischio e pericolo!
quello che voglio dire è che i termovalorizzatori si DEVONO fare e SI FARANNO! bisgna vedere solo COME! dire sempre no può portare a situazioni peggiori di quello che si sospetta!!
A.P.
Al sud si produce meno rifiuti che al nord. Un cittadino siciliano ad esempio produce circa 540 kg pro
capite l'anno che è quasi la metà di quanto produce un cittadino lombardo, senza contare i rifiuti industriali,
questo dipende anche dal fatto che il meridionale in genere è più risparmioso o forzatamente risparmioso
insomma lo fà per necessità.
La conseguenza consiste che nel meridione è come se si facesse la differenziata alla fonte, cioè il fatto di
produrre meno rifiuti è già una differenziata, se a questo aggiungiamo di fare un riciclo di circa un 40 % ,ci
metterebbe in una condizione privilegiata, tenendo presente questo ne consegue che è perfettamente inutile
costruire inceneritori in sicilia e nel meridione in genere, se ragioniamo ben inteso col buon senso.
Fra l'altro l'inceneritore trasferisce i rifiuti bruciati in buona parte nell'aria con ovvie conseguenze per la salute,
l'inceneritore riduce soltanto la massa di rifiuti, non la fa sparire.
Caro Anonimo, attenzione ai numeri; Lei ha scritto:
"Su mille chili di rifiuti bruciati in un inceneritore, sorvolando sulla pericolosità dei fumi, trecento chili diventano cenere inquinata da smaltire in discariche speciali.
Quindi se si arriva al 70% di raccolta differenziata, resta il 30% da inviare in discarica. Quindi senza inceneritori si può raggiungere lo stesso risultato, senza spendere miliardi di euro e diffondere fumi pericolosi per la salute dei cittadini."
Vorrei obiettare che se riciclo il 70% ne resta il 30% che NON DEVO mandare in discarica, ma che potrò incenerire!
Quindi la cenere da smaltire E e non è detto che debba essere fatto iin discarica) diventerebbe 90chili!!! che sono ben altri numeri!! (smpre che la percentuale delle ceneri sia quella da lei citatata: infatti di solito la percentuale di ceneri incombuste dipende dal tipo di inceneritore, dal tipo di rifiuto, dalla percentuale di massa umida etc,etc)
A.P.
La cenere di un inceneritore puo variare dal 50 al 20 percento dei rifiuti che si bruciano, dipende da quanto efficiente sia il sistema di filtroggio, a piú quantitá di ceneri miglior filtro, e meno particelle emesse nell'atmosfera e pronte per essere introdotte nei nostri corpi. Viceversa, meno ceneri piú inquinamento atmosferico e piú pericoloso é l'inceneritori.
MA, se la raccolta differenziata é fatta seriamente, non solo é inferiore al 30%, ma é anche composta da meteriali inerti e non contaminati, mentre le ceneri di un inceneritori sono piene di diossine e metalli pesati e altre sostanze tossiche e fortemente inquinanti e che non possono essere semplicemente mandate in discarica como lo scarto della raccolta differenziata.
Non dobbiamo essere cosi ingenui da credere che esista una macchina magica che fa sparire i nostri rifiuti!!
M.P.
Caro Anonimo, attenzione ai numeri; Lei ha scritto:
"Su mille chili di rifiuti bruciati in un inceneritore, sorvolando sulla pericolosità dei fumi, trecento chili diventano cenere inquinata da smaltire in discariche speciali.
Quindi se si arriva al 70% di raccolta differenziata, resta il 30% da inviare in discarica. Quindi senza inceneritori si può raggiungere lo stesso risultato, senza spendere miliardi di euro e diffondere fumi pericolosi per la salute dei cittadini."
Vorrei obiettare che se riciclo il 70% ne resta il 30% che NON DEVO mandare in discarica, ma che potrò incenerire!
Quindi la cenere da smaltire E e non è detto che debba essere fatto iin discarica) diventerebbe 90chili!!! che sono ben altri numeri!! (smpre che la percentuale delle ceneri sia quella da lei citatata: infatti di solito la percentuale di ceneri incombuste dipende dal tipo di inceneritore, dal tipo di rifiuto, dalla percentuale di massa umida etc,etc)
A.P.
Caro altrettanto anonimo,
i numeri sono molto importanti, perchè spendere miliardi di euro per fare 4 inceneritori in Sicilia se si può riciclare sino all'85% dei rifiuti? Non c'è un metodo più economico di smaltire il 15% residuo?
E' meglio spendere i soldi delle nostre tasse per costruire megaimpianti (capital intensive), che comunque producono fumi e ceneri inquinanti, o fare un servizio (labour intensive) di raccolta differenziata porta a porta utilizzando i già numerosi dipendenti delle nostre municipalizzate?
Come qualcuno prima di Mourihno ha detto il futuro è Zero rifiuti! Chi ci guadagna a costruire nuove cattedrali nel deserto?
Su mille chili di rifiuti bruciati in un inceneritore, sorvolando sulla pericolosità dei fumi, trecento chili diventano cenere inquinata da smaltire in discariche speciali.
Quindi se si arriva al 70% di raccolta differenziata, resta il 30% da inviare in discarica. Quindi senza inceneritori si può raggiungere lo stesso risultato, senza spendere miliardi di euro e diffondere fumi pericolosi per la salute dei cittadini.
Caro Anonimo, attenzione ai numeri; Lei ha scritto:
"Su mille chili di rifiuti bruciati in un inceneritore, sorvolando sulla pericolosità dei fumi, trecento chili diventano cenere inquinata da smaltire in discariche speciali.
Quindi se si arriva al 70% di raccolta differenziata, resta il 30% da inviare in discarica. Quindi senza inceneritori si può raggiungere lo stesso risultato, senza spendere miliardi di euro e diffondere fumi pericolosi per la salute dei cittadini."
Vorrei obiettare che se riciclo il 70% ne resta il 30% che NON DEVO mandare in discarica, ma che potrò incenerire!
Quindi la cenere da smaltire E e non è detto che debba essere fatto iin discarica) diventerebbe 90chili!!! che sono ben altri numeri!! (smpre che la percentuale delle ceneri sia quella da lei citatata: infatti di solito la percentuale di ceneri incombuste dipende dal tipo di inceneritore, dal tipo di rifiuto, dalla percentuale di massa umida etc,etc)
A.P.
L'inceneritotore SERVE a bruciare ciò che riciclabile non è!
Intanto la quota riciclabile dei rifiuti supera l'85% (mentre la raccolta differenziata prevista è solo il 65%!)
E poi gli inceneritori NON SONO ECONOMICAMENTE CONVENIENTI!
Sono convenienti soltanto per le aziende che li costruiscono perchè prendono milioni di euro di contributi CIP6, una tassa del 7% che viene caricata sulle nostre bollette dell'energia elettrica al fine di incentivare le energie rinnovabili, ma che finisce per circa il 90% nelle tasche dei proprietari di questi impianti perchè (solo in Italia) i rifiuti sono considerati PER LEGGE fonte energetica rinnovabile.
In più i cittadini devono pagare ANCHE per fornire la materia prima a questi impianti. Una tariffa non dissimile da quella delle discariche.
In più i gestori di questi impianti stipulano generalmente contratti ventennali con i Comuni, che sono obbligati a conferire all'impianto le quantità stabilite, pena la rinegoziazione della tariffa (ovviamente al rialzo). Cioè se aumenti la raccolta differenziata paghi di più!!
La raccolta differenziata può superare l'85%, e la frazione residua dal 15% può avvicinarsi a zero con politiche i riduzione dei rifiuti (tassando l'usa e getta come in Germania, incentivando le aziende che tornano al vuoto a rendere, passando dalla TARSU alla TIA -tariffa-, imponendo alle imprese di produrre solo prodotti riciclabili,..)
L'inceneritotore SERVE a bruciare ciò che riciclabile non è!
Su mille chili di rifiuti bruciati in un inceneritore, sorvolando sulla pericolosità dei fumi, trecento chili diventano cenere inquinata da smaltire in discariche speciali.
Quindi se si arriva al 70% di raccolta differenziata, resta il 30% da inviare in discarica. Quindi senza inceneritori si può raggiungere lo stesso risultato, senza spendere miliardi di euro e diffondere fumi pericolosi per la salute dei cittadini.
Gentile Dott. Panzica, io sono poco pratico di truffe, imbrogli, mafia (ossia, tutte e tre le parole condensabili in "politica"), se non ho capito male, quindi cammarata ottiene i soldi perche' fa il favore a berlusconi di inserire un'ulteriore "granata" sotto la poltrona del governatore lombardo?