''Ho la coscienza a posto, sono convinto di aver subito un'ingiustizia'' e le richieste di dimissioni ''sono strumentali''. Saverio Romano in una conferenza stampa alla Camera denuncia il corto circuito istituzionale e giudiziario che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio.
Il ministro dell'Agricoltura attacca: ''Se il 14 dicembre io, insieme ad altri, non avessi salvato il governo e la maggioranza dubito che ci sarebbe stata questa iniziativa della magistratura''. ''Vado avanti -continua Romano escludendo l'ipotesi di dimissioni- nel rispetto del lavoro dei magistrati ma chiedo rispetto anche per il mio lavoro''.
Quello di Gianfranco Fini e' stato un intervento ''inopportuno'', che va letto come ''una vendetta politica'' - ha quindi replica Romano al presidente della Camera che ha prospettato l'idea che il ministro si dimetta. Facendo riferimento alla vicenda della casa di Montecarlo, il titolare dell'Agricoltura bolla come ''Solone'' Fini che ''ha favorito familiari'' e adesso ''interviene a gamba tesa'' con parole che non puo' usare ''che svolge ruoli di terzieta'''.
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