Nuovo incidente mortale sul lavoro. La vittima è un uomo di 53 anni, un operaio di Taormina, dipendente della ditta messinese Somak. L’incidente è avvenuto a bordo della nave Leonis, che affianca la piattaforma petrolifera Vega. Circostanza confermata da Edison in un una nota.
“L’incidente – spiega la nota – è avvenuto a bordo della nave di stoccaggio FSO Leonis in gestione all’armatore TEA Shipping. La persona deceduta era un lavoratore dipendente della ditta Somak. Il corpo senza vita dell’uomo e’ stato ritrovato nel gavone di prua della nave, che normalmente nella FSO Leonis è vuoto, e nel quale erano state programmate regolari attivita’ di manutenzione. Al momento sono in corso le verifiche atte a ricostruire le dinamiche dell’accaduto”.
La societa’ esprime la sua vicinanza ai familiari della vittima.
Per la Uil “quattro vittime in pochi giorni”, sono inaccettabili. “Adesso e’ una vera e propria emergenza. La sicurezza, come chiede da tempo questo sindacato, deve essere al centro di tutte le attivita’ soprattutto in questo territorio. Serve verificare le carenze organizzative e strutturali e avviare subito una formazione continua degli operai”.
“Quattro morti sul lavoro in pochi giorni in Sicilia nel settore petrolchimico dimostrano l’esistenza di un problema strutturale non piu’ sostenibile. E’ evidente un deficit preoccupante sull’applicazione delle norme di prevenzione e sicurezza e si conferma un arretramento culturale che bisogna colmare subito”. Lo sostengono i segretari generali della Filctem Cgil Sicilia e di Siracusa, Giuseppe D’Aquila e Mario Rizzuti, dopo l’incidente che e’ costato la vita ieri sera sulla Leonis, nave cisterna di appoggio alla piattaforma Vega di Edison al largo di Pozzallo, a un operaio di 53 anni. Il sindacato parla di “stragi” continue che “non possono lasciare indifferenti”.











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