Cinema siciliano di qualità in tournée. Due rassegne, a Parigi e a New York, mettono in mostra alcuni dei migliori lavori cinematografici realizzati in Sicilia non solo nel passato, ma anche in questi ultimi anni di particolare vitalità della produzione cinematografica nell'isola.

E' in corso a Parigi dallo scorso 20 aprile, e si concluderà soltanto il 6 giugno, “SICILIA, UOMINI E PAESAGGI”, un'ampia retrospettiva dedicata al documentario siciliano presso l'Auditorium del prestigioso museo parigino del Jeu de Paume (1, Place de la Concorde).
 

Più di 45 titoli (ciascuno in replica almeno una volta) selezionati dalla curatrice Danièle Hibon insieme alla Filmoteca Regionale Siciliana (e con la collaborazione della Cineteca Nazionale e dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi), che dai preziosi documentari degli anni Cinquanta di Vittorio De Seta ai lavori recentissimi di Debora Inguglia (“Isola nuda”, sul confino degli omosessuali catanesi a Ustica in epoca fascista), Stefano Savona (sequenze in anteprima da “Il pane di san Giuseppe”, indagine sulla cultura dell'alimentazione e del cibo in varie zone della Sicilia) e Ludovica Tortora de Falco (“L'isola in me”, su e con Vincenzo Consolo), e ancora di Hella Wenders, Antonio Guidi, Franco La Cecla, Salvo Cuccia, Gaetano Di Lorenzo, tracciano un ritratto ampio e variegato delle tante realtà di un'isola che – come la Sicilia – dev'essere sempre guardata attraverso le sue tante contraddizioni e non può e non deve essere mai appiattita nei luoghi comuni del folklore o del dépliant turistico. Questo ci insegna la retrospettiva parigina, arricchita di tanti altri lavori storici, con documenti preziosi che spaziano da Ugo Saitta a Roberto Rossellini, dai documentari siciliani di Michelangelo Antonioni agli indimenticati capolavori di Gianfranco Mingozzi.

Il programma completo su

Si svolgerà invece dal 3 al 10 giugno a New York l'annuale rassegna “OPEN ROADS: NEW ITALIAN CINEMA” promossa da FilmItalia (la struttura di Cinecittà-Luce deputata alla promozione all'estero del cinema italiano) presso il Lincoln Center, e curata da Richard Peña (responsabile della Film Society del Lincoln Center) e dal giornalista e scrittore Antonio Monda (corrispondente di Repubblica), che condurrà gli incontri con gli autori al termine delle proiezioni.
 

Fra i 15 titoli in programma (elenco completo su ) che includono i migliori film italiani dell'ultima stagione, ben 3 sono film siciliani. Nell'ordine di programmazione: “Due vite per caso” (titolo internazionale “One Life, Maybe Two”, in programmazione sabato 5 alle 12:00 e martedì 8 alle 14:15), l'assai convincente ed apprezzata opera prima del giovane regista palermitano Alessandro Aronadio (ottimamente interpretata da Isabella Ragonese e Lorenzo Balducci) che, reduce da un'ottima accoglienza all'ultimo Festival di Berlino, è stata distribuita nelle sale da Lucky Red fino a pochi giorni fa; “Baaria” di Giuseppe Tornatore (in proiezione lunedì 7 alle 20:00), che però non è una novità per il pubblico americano; e “Prove per una tragedia siciliana” (titolo originale “Rehearsal for a Sicilian Tragedy”, in programmazione domenica 6 alle 15:30 e giovedì 9 alle 18:30) il bel documentario lungometraggio girato da John Turturro e Roman Paska in Sicilia l'anno scorso, che ruota intorno alla ricerca da parte del cineasta ed attore italoamericano delle sue radici siciliane (la nonna materna era di Aragona, in provincia di Agrigento), guidato dalle riflessioni e dagli insegnamenti dello scrittore Andrea Camilleri, del puparo e cuntista Mimmo Cuticchio, del musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, del drammaturgo Vincenzo Pirrotta, e dell'attrice Donatella Finocchiaro.

Il cinema siciliano va forte, dunque? Chi avesse voglia di riparlarne in un contesto qualificato si annoti il prossimo appuntamento: a Taormina (giovedì 17 giugno, ore 14, al Palazzo dei Congressi) nell'ambito del prossimo 56° Festival Internazionale del Cinema (12-18 giugno) una tavola rotonda sarà dedicata proprio a questo tema. Save the date!