Giulio Giallombardo

(Rosario Ribbene) Ancora problemi per la città di Siracusa. Anche quest’anno, il prestigioso quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato l’annuale classifica sulla qualità dell’ambiente nelle città italiane – realizzata con la collaborazione di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia – evidenziando come Siracusa, rispetto al 2009, guadagna tre posizioni. In realtà c’è poco da rallegrarsi considerando che la città sede del G8-Ambiente si posiziona globalmente soltanto al 90° posto su 103.

Uno dei nodi critici evidenziato da Il Sole 24 Ore – più volte messo in risalto nelle cronache locali – riguarda i rifiuti solidi. A fronte di un 60° posto nella quantità di rifiuti prodotti, Siracusa si posiziona al 102° posto su 103 in quanto a raccolta differenziata (appena il 3,8%). Purtroppo, nonostante sia stato più volte annunciato come imminente, a tutt’oggi il servizio di raccolta differenziata porta a porta non riesce a partire neanche in via sperimentale.

Anche i numeri dell’amministrazione comunale non confortano. La triste situazione arricchita dal fatto che nel sito ufficiale del Comune i dati mensili non vengono aggiornati da gennaio 2010, cosicché non è più possibile sapere a che percentuale di raccolta si sia giunti; in più non sembrano perorare la causa neanche le rassicurazioni del primo cittadino che sposta le responsabilità sulla mancata collaborazione dei siracusani.

Eppure nei comuni limitrofi si è tentato di creare delle soluzioni al gravoso problema: il Comune di Noto, ad esempio, in soli due mesi ha portato la RD da 0 al 30%, stipulando una convenzione con l’impianto di compostaggio di Grammichele per il conferimento della frazione organica.
La notizia più recente sulla raccolta differenziata a Siracusa riguarda le dimissioni dal settore Ecologia e Ambiente dell’assessore comunale Salvatore Mangiafico per i numerosi i problemi con l’Igm, azienda che gestisce l’appalto dei rifiuti per il comune di Siracusa. Il mancato coordinamento tra gli uffici e una serie di altre problematiche avevano infatti impedito l’avvio al 1° ottobre del progetto pilota a Cassibile che avrebbe previsto una raccolta differenziata porta a porta. Lo stesso assessore aveva in un primo momento velocizzato l’approvazione della delibera, poi presentato il progetto alla sala Archimede e dopo aver ricevuto prospettive poco confortanti, ha presentato le proprie dimissioni.

La disastrosa politica comunale sulla raccolta differenziata è stata fortemente contrastata da realtà associative molto attive sul territorio. Tra queste l’associazione naturalistica e culturale Natura Sicula ha posto numerosi quesiti all’amministrazione Visentin, promotrice di un modello rifiuti assolutamente negativo.

 

“La raccolta differenziata a Siracusa è finta – commenta Fabio Morreale dell’Associazione Natura Sicula – anziché fare qualche passo avanti, negli ultimi anni la percentuale scende. E siccome c’è qualcosa da nascondere, da un anno non è più possibile sapere a che percentuale siamo”. Lo stesso aggiunge: “Caro Sindaco, se ha qualche dubbio, venga a parlare con i soci di Natura Sicula. Venga ad ascoltare qual è la loro opinione. Venga a porre le stesse domande della indagine a chi è quotidianamente impegnato in attività di educazione ambientale e di cittadinanza attiva. O teme di sentirsi dire che, volendolo, può fare molto di più?”.

Dunque Siracusa – terra d’origine del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo – ponendosi tra le peggiori città per raccolta differenziata, sembra lontana dal migliorare l’immagine di importante polo di attrazione dell’Isola, facendo emergere aspetti negativi a discapito di testimonianze millenarie.